Parliamo di "Cabin Fever", l'ultimo episodio visto di Lost.
Alla Pinta è stata una serata strana, forse perchè la visione della puntata è arrivata troppo tardi rispetto all'apertura dei cancelli della Stazione. Il clima generale ha quindi rubato troppo all'atmosfera che si poteva respirare lasciandosi trasportare dalle immagini che scorrevano sullo schermo.
Rivedere l'episodio, con più tranquillità e maggiore concentrazione, mi ha portato ad alcune nuove considerazioni.
Prima di tutto ho pensato che il motivo per il quale si afferma che l'Isola non vorrebbe la morte di alcune persone è dovuto al fatto che si genererebbe un paradosso temporale. La spiegazione per i falliti tentativi di suicidio di Michael potrebbero risolversi in questo modo, anche se (per ora!) non abbiamo mai visto il personaggio viaggiare nel tempo.
Il secondo, e maggiore, pensiero riguardo ancora una volta i viaggi nel tempo, ma si concentra sulla "figura" di Jacob e su quanto compiuto da Richard Alpert nell'episodio.
Il test che viene proposto al giovane Locke è il medesimo con il quale si sceglie il Dalai Lama. Partendo da questa piccola considerazione ho cavalcato un treno di pensieri disparati, ma interessanti. Influenzato ancora dalla lettura (quasi conclusa) di American Gods (di Neil Gaiman) ho pensato che l'Isola fosse una sorta di Olimpo caduto in acqua, e che ora si stia tentando di ripopolarlo con le reincarnazioni dei fallen gods.
Non contento, probabilmente, di questo tipo di risoluzione per l'universo di LOST, non ho fermato i pensieri.
Mi sono collegato a Jacob, a questa figura che sembra non riuscire a trovare una propria manifestazione fisica, quasi fosse intrappolato in una rete spazio-temporale che non gli lascia scampo. Ho pensato che se Richard Alpert non invecchia potrebbe essere a causa di viaggi temporali, dovuti all'ennesima anomalia dell'Isola (che probabilmente - e qui speculo - la stazione The Orchid cerca di controllare) che potrebbe avere colpito Jacob, rendendolo instabile spazio-temporalmente.
Tanto instabile che ora i suoi "adepti" stanno cercando per il mondo una sorta di sua reincarnazione.
Il parallelismo tra Emily/Locke e Claire/Aaron è fortissimo. Entrambe le donne sono miracolosamente sopravvissute a un incidente che ha quasi stroncato la loro vita e quella dei loro figli non ancora nati. Se John, poi, ha dovuto affrontare tantissime malattie che non l'hanno ucciso nonostante fosse prematuro, Aaron è invece il primo bambino nato sull'Isola. Ricordate quanto ho detto in precedenza di Michael? Potrebbe valere anche per loro.
Il test tibetano sembra non aver dato i frutti sperati con John (sorvoliamo, per ora, riguardo al fatto che abbia o meno deciso consapevolmente di scegliere l'oggetto sbagliato): oltre al contenitore di polvere (che sia quella che racchiude la capanna?) e la bussola (...legata alla Black Rock? o allo stato di smarrimento spazio-temporale di Jacob?), Locke ha optato per un coltello (simbolo del guerriero? o di un omicidio?) invece del Libro delle Leggi (in cui è inserita la storia di Giacobbe.. Jacob). Richard non ha visto in lui il prescelto, la reincarnazione. Non è stato comunque un caso l'aver scelto due oggetti su tre, e probabilmente "occhi pinti" se ne è reso conto. Dal disegno del piccolo? Chissà se l'espressione entusiasta di Richard fosse dovuta all'aver riconosciuto Cerberus (il Mostro di fumo) o all'aver visto un episodio della vita futura di John, che sapeva sarebbe accaduto. Forse ha semplicemente capito di essere sulla buona strada: la probabile reincarnazione di Jacob aveva già disegnato, nei suoi primi cinque anni di vita, un riferimento all'Isola.
Che sia quindi una sorta di profeta, Locke? Qualcuno, come Ben, che potesse, da vivo, comunicare con altre dimensioni spazio-temporali (qui mi ricollego a "Mattatoio N. 5", in cui si sostiene che nessuna persona muore, perchè il nostro essere è sempre presente in un determinato segmento della linea temporale) in un luogo catalizzatore come l'Isola (tanto che "i bisbiglii" possono essere sentiti anche da tutti gli altri sopravvissuti, ma in modo sconnesso, sovrapposto, confuso)?
La prova, a mio parere, che Locke non è la reincarnazione di Jacob potrebbe trovarsi nel fatto che John abbia già visitato due volte la capanna, senza nessuno sconvolgimento temporale (penso infatti che il prescelto possa ristabilire la presenza spazio-temporale di Jacob). D'altra parte è anche possibile che non sia il momento adatto per questa risoluzione e, quindi, Locke potrebbe visitare il capanno senza alcun problema (anche se l'aver mandato un portavoce come Christian significherebbe che la vicinanza tra Jacob e John sia diventata più rischiosa). A sostenere maggiormente la prima linea di pensiero, però, ci sono le figure di Aaron e Claire. Abbandonare il piccolo nella giungla?! Forse perché il farlo entrare nella cabin avrebbe sconvolto il "delicato squilibrio" temporale. L'espressione straniata di Claire, inoltre, dimostrerebbe una sorta di acquisita conoscenza del suo ruolo di madre del prescelto. E probabilmente del suo futuro e di quello di suo figlio.
Siete arrivati fin qui? Beh, fantastico.
Io, intanto, ho risolto la smania di scrivere qualcosa che non riguardasse gli argomenti della mia tesi.
Tanto che potrei ricollegarmi anche ai Numeri (cambiare lo stato attuale di Jacob potrebbe cambiare i risultati dell'equazione di Valenzetti, in una via assolutamente non scientifica, al contrario di quanto provato dalla Dharma - e da Widmore? - per scongiurare una catastrofe magari già troppe volte provata da alcuni dei protagonisti), ma appesantirei troppo il tutto (già non leggero di suo).
Sentitevi liberi di commentare, ma, per favore, non bollate subito come improbabili le mie considerazioni: prima, se riuscite, riguardatevi con calma l'episodio 4x11, Cabin Fever.
Alla Pinta è stata una serata strana, forse perchè la visione della puntata è arrivata troppo tardi rispetto all'apertura dei cancelli della Stazione. Il clima generale ha quindi rubato troppo all'atmosfera che si poteva respirare lasciandosi trasportare dalle immagini che scorrevano sullo schermo.
Rivedere l'episodio, con più tranquillità e maggiore concentrazione, mi ha portato ad alcune nuove considerazioni.
Prima di tutto ho pensato che il motivo per il quale si afferma che l'Isola non vorrebbe la morte di alcune persone è dovuto al fatto che si genererebbe un paradosso temporale. La spiegazione per i falliti tentativi di suicidio di Michael potrebbero risolversi in questo modo, anche se (per ora!) non abbiamo mai visto il personaggio viaggiare nel tempo.
Il secondo, e maggiore, pensiero riguardo ancora una volta i viaggi nel tempo, ma si concentra sulla "figura" di Jacob e su quanto compiuto da Richard Alpert nell'episodio.
Il test che viene proposto al giovane Locke è il medesimo con il quale si sceglie il Dalai Lama. Partendo da questa piccola considerazione ho cavalcato un treno di pensieri disparati, ma interessanti. Influenzato ancora dalla lettura (quasi conclusa) di American Gods (di Neil Gaiman) ho pensato che l'Isola fosse una sorta di Olimpo caduto in acqua, e che ora si stia tentando di ripopolarlo con le reincarnazioni dei fallen gods.
Non contento, probabilmente, di questo tipo di risoluzione per l'universo di LOST, non ho fermato i pensieri.
Mi sono collegato a Jacob, a questa figura che sembra non riuscire a trovare una propria manifestazione fisica, quasi fosse intrappolato in una rete spazio-temporale che non gli lascia scampo. Ho pensato che se Richard Alpert non invecchia potrebbe essere a causa di viaggi temporali, dovuti all'ennesima anomalia dell'Isola (che probabilmente - e qui speculo - la stazione The Orchid cerca di controllare) che potrebbe avere colpito Jacob, rendendolo instabile spazio-temporalmente.
Tanto instabile che ora i suoi "adepti" stanno cercando per il mondo una sorta di sua reincarnazione.
Il parallelismo tra Emily/Locke e Claire/Aaron è fortissimo. Entrambe le donne sono miracolosamente sopravvissute a un incidente che ha quasi stroncato la loro vita e quella dei loro figli non ancora nati. Se John, poi, ha dovuto affrontare tantissime malattie che non l'hanno ucciso nonostante fosse prematuro, Aaron è invece il primo bambino nato sull'Isola. Ricordate quanto ho detto in precedenza di Michael? Potrebbe valere anche per loro.
Il test tibetano sembra non aver dato i frutti sperati con John (sorvoliamo, per ora, riguardo al fatto che abbia o meno deciso consapevolmente di scegliere l'oggetto sbagliato): oltre al contenitore di polvere (che sia quella che racchiude la capanna?) e la bussola (...legata alla Black Rock? o allo stato di smarrimento spazio-temporale di Jacob?), Locke ha optato per un coltello (simbolo del guerriero? o di un omicidio?) invece del Libro delle Leggi (in cui è inserita la storia di Giacobbe.. Jacob). Richard non ha visto in lui il prescelto, la reincarnazione. Non è stato comunque un caso l'aver scelto due oggetti su tre, e probabilmente "occhi pinti" se ne è reso conto. Dal disegno del piccolo? Chissà se l'espressione entusiasta di Richard fosse dovuta all'aver riconosciuto Cerberus (il Mostro di fumo) o all'aver visto un episodio della vita futura di John, che sapeva sarebbe accaduto. Forse ha semplicemente capito di essere sulla buona strada: la probabile reincarnazione di Jacob aveva già disegnato, nei suoi primi cinque anni di vita, un riferimento all'Isola.
Che sia quindi una sorta di profeta, Locke? Qualcuno, come Ben, che potesse, da vivo, comunicare con altre dimensioni spazio-temporali (qui mi ricollego a "Mattatoio N. 5", in cui si sostiene che nessuna persona muore, perchè il nostro essere è sempre presente in un determinato segmento della linea temporale) in un luogo catalizzatore come l'Isola (tanto che "i bisbiglii" possono essere sentiti anche da tutti gli altri sopravvissuti, ma in modo sconnesso, sovrapposto, confuso)?
La prova, a mio parere, che Locke non è la reincarnazione di Jacob potrebbe trovarsi nel fatto che John abbia già visitato due volte la capanna, senza nessuno sconvolgimento temporale (penso infatti che il prescelto possa ristabilire la presenza spazio-temporale di Jacob). D'altra parte è anche possibile che non sia il momento adatto per questa risoluzione e, quindi, Locke potrebbe visitare il capanno senza alcun problema (anche se l'aver mandato un portavoce come Christian significherebbe che la vicinanza tra Jacob e John sia diventata più rischiosa). A sostenere maggiormente la prima linea di pensiero, però, ci sono le figure di Aaron e Claire. Abbandonare il piccolo nella giungla?! Forse perché il farlo entrare nella cabin avrebbe sconvolto il "delicato squilibrio" temporale. L'espressione straniata di Claire, inoltre, dimostrerebbe una sorta di acquisita conoscenza del suo ruolo di madre del prescelto. E probabilmente del suo futuro e di quello di suo figlio.
Siete arrivati fin qui? Beh, fantastico.
Io, intanto, ho risolto la smania di scrivere qualcosa che non riguardasse gli argomenti della mia tesi.
Tanto che potrei ricollegarmi anche ai Numeri (cambiare lo stato attuale di Jacob potrebbe cambiare i risultati dell'equazione di Valenzetti, in una via assolutamente non scientifica, al contrario di quanto provato dalla Dharma - e da Widmore? - per scongiurare una catastrofe magari già troppe volte provata da alcuni dei protagonisti), ma appesantirei troppo il tutto (già non leggero di suo).
Sentitevi liberi di commentare, ma, per favore, non bollate subito come improbabili le mie considerazioni: prima, se riuscite, riguardatevi con calma l'episodio 4x11, Cabin Fever.
3 commenti:
Per me ha senso, mentre clair fa sesso
Ahahahah..
Fantastico commento da parte di Big Bamboocha.
Locke: "Dobbiamo spostare l'Isola."
Sawyer: "E come cazzo facciamo?"
ME: "So io chi ci potrà aiutare! Presto Hurley, pianta nel terreno un canestro. Io andrò a cercare Lapidus... l'uomo che fa al caso nostro va prelevato al playground di Belgioioso!!!"
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