E' da quando gira in rete il trailer di "Italian Spiderman" che si parla di chi ha realizzato questo fantastico web-film. Su forum e blog italiani (ma anche stranieri) le opinioni sono le più contrastanti: chi ci vede un duro attacco all'Italia (sono in molti a dire "Guardate un po' come ci vedono gli stranieri"), chi invece sostiene che sia semplicemente la riproposizione su web di un vecchio film assolutamente italiano, chi, ancora, non sa che pesci pigliare e si accontenta di seguire le imprese di questo supereroe sui generis (bravi!).
Insomma, chi ha ragione?
Partiamo dicendo che a creare il cortometraggio è stata la Alrugo Entertainment. Da questo punto in poi le strade di realtà e finzione si dividono.
La società cinematografica è stata fondata a Palermo nel 1961, da Alfonso Alrugo, un importante e famoso agricoltore che, stufo delle arance, decise di darsi alla cinematografia, aiutando la carriera di un giovane regista come Gianfranco Gatti (ma anche di Buonatempi, Zoffa e Dentibianchi). E' in questo periodo iniziale che Alrugo conosce l'attore Franco Franchetti, che nel 1964 sarà il protagonista di "Italian Spiderman", film basato su di un libro, "La Morte indossa un cappello", letto da Gatti in un soggiorno in Moldova. Quindici milioni di dollari dopo, quattro anni di produzione e una storia che ricalca pochissimo il libro dal quale è tratto (tanto che i diritti non furono pagati), "Italian Spiderman" era pronto per le sale italiane. ...Peccato solo che, con tutti i soldi spesi nel crearlo, non ne rimanessero più per poterlo distribuire nei cinema nazionali. La genialità di Alrugo fu quella di spedire l'unica copia della pellicola oltreoceano, a New York, nel tentativo di far conoscere il film di Gatti al pubblico internazionale. La nave, però, non raggiunse mai la propria destinazione e il magnate siciliano dovette, nel 1969, tornare alla sua precedente attività, mentre Gianfranco Gatti si diede alla regia di film pornografici e Franco Franchetti vide la propria vita terminare per un incidente durante una battuta di pesca. Tutto sembrava ormai dimenticato, ma sul letto di morte Alfonso Alrugo chiese come ultimo desiderio ai suoi nipoti, Vivaldi e Verdi, di cercare l'unica copia superstite di "Italian Spiderman". Dopo 4 anni di ricerche sui fondali dell'Atlantico, il 9 gennaio 2006 la bobina (ancora intatta) venne alla luce. La Alrugo fu immediatamente riaperta e nei 24 mesi successivi ci si occupò del restauro della pellicola dai danni causati dall'acqua di mare.
Nell'ottobre 2007 il trailer fu quindi distribuito online (secondo Vivaldi e Verdi il miglior mezzo mediatico contemporaneo) e da maggio 2008 "Italian Spiderman", suddiviso in 10 parti completamente restaurate (molti minuti del film originale sono infatti andate persi), può essere trovato su vari siti ufficiali, oltre al nostro.
In realtà tutto è nato da un finto trailer, per un film inesistente, creato come progetto universitario da alcuni studenti della Flinders University in Australia. Dario Rosso è stato aiutato da una sua banda di amici a realizzare il trailer di "Italian Spiderman". Quando le tv di tutto il mondo hanno incominciato a interessarsi a questo piccolo fenomeno, l'Australia del Sud ha deciso di supportare con 10 mila dollari la creazioni di altri piccoli 10 webisodes. Arriverà mai un lungometraggio? Dario e gli amici lo sperano.
2 commenti:
un supereroe "sui genitalis"?
ok, adesso finisco di leggere
ragazzi notiziona...ieri sera poco prima della partita di calcio...italian spiderman trasmesso su blob!!!!!
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