19 luglio 2015

Dove siamo arrivati.

Spesso, ultimamente, ci siamo guardati indietro. 

Siamo partiti come il blog di VP, ché non ce l'aveva in una sera in cui ME, EL e VP, appunto, eravamo ubriachi in Pinta. 
Siamo arrivati a migliaia di post, centinaia di complimenti, decine di amici, unità di autori. 

Siamo nati in un momento in cui i primi social network stavano nascendo, un momento in cui la Pinarolo della nostra Crew aveva a malapena una connessione internet accettabile. 
La Pinacrew è stato per molti di noi il primo social network, lo spazio vergine di condivisione di ciò che faceva divertire, prima di tutti, noi stessi. Anche abitando un po' distanti, pronti a riprendere a voce quanto scritto e pubblicato una volta insieme, di persona. E riderne di nuovo. 

Con noi hanno vissuto tanti amici, tanti personaggi. 
Abbiamo inventato e vissuto situazioni al limite dell'assurdo, con l'unico pensiero di pubblicarle a favore di una condivisione genuina e decisamente immatura. 

Il tutto con i nostri tempi. Lentamente ci siamo spostati verso una pubblicazione più massiccia, meno legata a nostre creazioni e più vicina a ciò che il web tra qualche diventerà (o che di lì a poco sarebbe diventato): un calderone in cui alcuni curatori di contenuto vanno a scegliere il meglio per il proprio pubblico. 

Sì, forse perché un po' di pubblico cominciavamo ad averlo. E ci rendeva, nella nostra incoscienza, orgogliosi. 

Adesso, vuoi per la vecchiaia, vuoi per la stanchezza di chi ha iniziato con poco e si scontra, ora, quotidianamente con una montagna di informazione difficile da digerire, abbiamo perso un po' il ritmo. 
Siamo lo Shaquille o'Neal che inciampa scendendo dalla sua sedia di commentatore. 
Siamo il verginello che viene nelle proprie mutande la sera in cui è finalmente uscito con la ragazza dei suoi sogni. 

Siamo il GRRMartin che preferisce vedere il telefilm di Game of Thrones piuttosto che scriverne la storia. 

Il 2015 è ormai l'anno in cui i vecchi devono scostarsi per far spazio ai giovani. Siamo un po' troppo cresciuti per poter fare figuracce: dobbiamo mandare avanti i nativi digitali, far saggiare loro le numerose strade attualmente a disposizione. 
 Sentire il tonfo che faranno, cambiare quindi direzione. 
Ascoltare attentamente altri tonfi, fino a trovare la strada giusta. 

E prenderci tutto il merito. 


La Pinacrew vi dice arrivederci. 
Saremo qui finché ce ne sarà la possibilità. Mausoleo di anni della nostra vita in cui ME aveva appena assaggiato la birra, VP studiava, EL ascoltava musica di merda, BB era nero, DP decideva la sua strada, Elena non conosceva ancora l'India, TP aveva lunghe braccia, VK non era un viso su Skype, SA non era l'ultima ad averci creduto, tirando avanti la baracca tutta sola, tra lo sperduto Oltrepò Pavese, la soleggiata Gran Canaria e poi di nuovo a PV.

Ci rivedremo sicuramente sotto mentite spoglie, in qualche altro angolo di internet.

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